L’etichetta energetica è diventata obbligatoria anche per i dispositivi a biomassa: vediamo insieme di cosa si tratta.

Le classi di efficienza energetica vanno dalla A alla G:

Classe di efficienza energetica Indice di efficienza energetica (IEE)
A+++ IEE ≥ 150
A++ 125 ≤ IEE < 150
A+ 98 ≤ IEE < 125
A 90 ≤ IEE < 98
B 82 ≤ IEE < 90
C 75 ≤ IEE < 82
D 36 ≤ IEE < 75
E 34 ≤ IEE < 36
F 30 ≤ IEE < 34
G IEE < 30

Il regolamento europeo 2015/1187 integra la direttiva 2010/30/UE che riguarda l’etichettatura energetica di: caldaie a combustibile solido, apparecchi di riscaldamento supplementari, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari.

Nello specifico, tale regolamento stabilisce i requisiti per l’etichettatura energetica delle caldaie a combustibile solido aventi una potenza nominale non superiore a 70 kW.

I produttori, dal 1° aprile 2017 devono allegare a ciascun prodotto una etichetta che abbia il seguente aspetto e contenga i dati elencati:

– nome o marchio del fornitore

– identificativo del modello del fornitore

– funzione di riscaldamento d’ambiente

– classe di efficienza energetica

– potenza termica nominale in kW

– per caldaie miste, anche la funzione supplementare di riscaldamento dell’acqua

– per le caldaie di cogenerazione a combustibile solido, anche la funzione supplementare di produzione di elettricità

Oltre all’etichetta energetica, ciascun prodotto dovrà essere corredato da schede prodotto elettroniche e documentazioni tecniche.

Il regolamento emanato riguarda anche i punti vendita, che devono esibire e mostrare le etichette energetiche su tutte le caldaie, anche nell’ambito di eventuali operazioni pubblicitarie.

Un commento alla normativa

L’incremento degli obblighi di legge in campo energetico può essere vissuto da molti come impegnativo e a tratti poco utile. Tuttavia, alle spalle dell’impianto normativo che regola le Ecolabel (etichette energetiche), gli Eco Bonus, il Conto Termico, le certificazioni energetiche, giace il nobile intento di ridurre la domanda complessiva di energia nell’Unione Europea.

La possibilità di diminuire i consumi e gli sprechi è concreta, e le norme cogenti sono fondamentali per stimolare i produttori ed i consumatori a uniformarsi e divenire sensibili alla tematica ambientale, oltre a quella economica.

Sfugge a molti infatti il concetto di efficienza energetica: investire in generatori efficienti, e più in generale in sistemi, scelte progettuali, materiali volti all’efficienza energetica conduce a un esborso che si ripaga ampiamente nel tempo.